Martino Beria: dai Molini alla conquista della Russia – il Gazzettino
Il suo primo approccio con il mondo della ristorazione? A 16 anni, nella cucina del locale “Ai Molini” di Mirano. Martino Beria era uno studente del liceo classico e aveva una grande passione per i fornelli, ma non avrebbe mai immaginato di intraprendere una carriera così luminosa in questo settore. Oggi, a 29 anni, Beria è uno degli chef vegani più importanti d’Italia, recentemente chiamato addirittura in Russia per avviare un ristorante a Rostov sul Don. Il miranese nel proprio campo è diventato una vera eccellenza: non un “semplice” cuoco, ma molto di più. Consulente per aziende di livello internazionale, scrittore per Feltrinelli e per molte riviste, punto di riferimento sui social network: la pagina Facebook “Chef Martino Beria” conta quasi 46mila fan. Dalla Val d’Aosta alla Sicilia tutti ascoltano i suoi consigli e provano a replicare le sue ricette. Una soddisfazione enorme per chi, appena maggiorenne, era arrivato a cucinare all’Amelia di Mestre sognando di aprire un ristorante in proprio. Dopo aver studiato Scienze Gastronomiche all’Università di Parma, e dopo una lunga gavetta in diverse cucine (tra cui un’esperienza nel catering sulle navi veneziane) oggi lo chef miranese gira l’Italia occupandosi dei menù e della valorizzare di molti pregiati ristoranti. Fino al 2012 è stato appassionato di cucina a 360 grandi, poi ha conosciuto il buddismo e c’è stata la svolta vegana. “Ho capito che la volontà di non provocare sofferenza negli esseri senzienti doveva essere estesa agli animali” racconta. Beria cura un sito consultato da migliaia di persone come veganogourmand.it, ha scritto assieme alla moglie il libro “Vegano Gourmand” edito da Feltrinelli e scrive pure come chef di riferimento per la rivista Vegan life. E non è tutto: lavora anche come “food fotographer” e da ottobre è lo chef ufficiale del ristorante “Beyoutifood” di Fano (PU). Una continua ascesa, dunque. “Il consiglio a chi sogna di diventare chef? Studiare tantissimo e cucinare tantissimo – risponde -. Nessun piatto nasce senza una motivazione ben definita”. E per i vecchi amici miranesi quali ingredienti mescolerebbe? “Curcuma, latte di soia, farina di ceci, tanto pepe e tofu affumicato. La mia carbonara vegana è una delizia”.
Gabriele Pipia per il Gazzettino
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