Il piatto unico – sinonimo di equilibrio

Tempi di regime, futurismo, ed ecco che le necessità gastronomiche iniziano a prendere delle forme diverse dal solito.
Si rompono i consueti canoni di progressione dei servizi durante il pasto per la riscoperta di una maggiore libertà di scelta. Fenomeno che si verifica maggiormente nelle case, quasi a voler dichiarare un’autonomia dalle forzature del ristorante.

Quando la riunione di diversi piatti in uno prende valori di conviviale condivisione o di solitaria degustazione, la semplicità delle preparazioni e l’abbandono dei formalismi entra in cucina per esaltare la forza degli abbinamenti. Il colore, la geograficità degli ingredienti, l’equilibrio nutrizionale sono le “regole” che dirigono la creazione di piatti “senza regole”.
Storicamente parlando, il piatto unico riceve la sua prima formulazione in tutte quelle comunità, in cui viene imposto un regime che deve garantire il minimo vitale a un minimo costo. Gli esempi si sprecano: vivande sostanziose e facili da preparare che, al contrario diventano una vera riscoperta gastronomica per l’Italia di oggi, che ricerca in altre tradizioni tipicità già formulate nella declinazione del “piatto unico”.
Nascono così nuovi sapori, e le case si ravvivano di aromi lontani accolti da ingredienti che parlano di casa: la vera “fusion” è proprio questa!
E allora via alla sperimentazione e alla fantasia! Siate creativi e non curanti dei formalismi, abbinate secondo il vostro gusto personale e la curiosità che contraddistingue ogni essere umano!

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